Sostituzione pompa di calore ed efficientamento energetico di un impianto termico al servizio di una palazzina sita in provincia di Novara

L’impianto su cui siamo stati chiamati ad intervenire era costituito, in origine, dai seguenti componenti principali:

· Pompa di Calore (PDC) idronica del tipo aria-acqua;

· Centrale termofrigorifera comprendente:

a) Collettore di Andata/Ritorno (A/R) con circolatori per il riscaldamento/raffrescamento degli ambienti;

b) Compensatore idraulico dedicato al collettore di cui al punto precedente;

c) Bollitore ad accumulo per acqua calda sanitaria (ACS) a doppio serpentino di cui quello inferiore collegato ai pannelli solari termici installati in copertura.

d) Valvola deviatrice (lato impianto riscaldamento/raffrescamento vs bollitore ACS);

· Tubazioni di A/R realizzate in tubo multistrato;

· Elementi terminali costituiti da ventilconvettori, per riscaldamento e raffrescamento, e radiatori per il solo riscaldamento degli ambienti.

Considerazioni tecniche:

Premesso che la PDC, installata pochi anni fa, non era più funzionante e che la riparazione sarebbe stata troppo onerosa, la prematura usura della macchina stessa va attribuita, secondo il nostro parere, anche alla mancanza di un serbatoio inerziale d’acqua tecnica. Questo dispositivo serve a ridurre i cicli di accensione/spegnimento del compressore. Se tali sequenze superano il limite previsto dalla casa madre, il sistema subisce un precoce logorio. A margine, sottolineiamo che il modello di PDC installata era privo d’inverter, ovvero non in grado di modulare la potenza erogata, e quindi del tipo on/off.

Gli interventi effettuati sono stati i seguenti:

· Sostituzione PDC guasta con tre PDC funzionanti in parallelo e dotate di compressori con motori ad inverter* (una delle macchine è dedicata alla produzione dell’ACS);

· Modifiche circuiti idraulici in centrale termofrigorifera;

· Installazione serbatoio inerziale** (con funzione di compensatore idraulico).

* La scelta di installare più macchine è scaturita dall’esigenza di garantire la continuità del servizio di riscaldamento e di quello di raffrescamento.

** L’apparecchio installato è dotato di valvole deviatrici automatiche in grado di invertire i flussi, sia del circuito primario che di quello secondario, tra la stagione invernale e quella estiva, col fine di permettere una corretta stratificazione termica dell’acqua.

Risultati conseguiti:

· Ragionevole certezza sulla continuità del servizio;

· Regolare usura dei componenti;

· Aumento dei rendimenti medi stagionali dell’impianto, ovvero minori consumi a parità di confort termico.